Coronavirus – Conseguenze e opportunità per il settore immobiliare

Secondo l’Associazione svizzera dell’economia immobiliare (SVIT), i traslochi sono ancora possibili: «I traslochi, come pure le consegne e riconsegne di appartamenti, non sono interessati dall’inasprimento delle prescrizioni federali e cantonali. Ciò vale anche per i Cantoni che hanno emanato misure restrittive più severe (situazione al 15.03.2020).» Se non vede l’ora di trasferirsi nella Sua nuova casa, non dovrà quindi necessariamente aspettare fino a dopo il 19 aprile.

L’offerta rimane stabile. Forse proprio adesso potrebbe presentarsi l’opportunità di trovare la casa che ha sempre sognato. Le piacerebbe una cucina un po’ più grande? Oppure ha sempre desiderato un appartamento magari più piccolo di quello attuale ma situato in pieno centro? Questo è il momento giusto per analizzare ancora una volta le Sue personali esigenze abitative e adeguare la Sua ricerca.

Le consigliamo di rivolgersi tempestivamente al Suo locatore e di esporgli la situazione. In generale vale quanto segue: in data 27 marzo 2020, il Consiglio federale ha prorogato i termini di pagamento degli arretrati per gli affitti dei locali d’abitazione o commerciali da 30 a 90 giorni. La proroga vale per gli affitti da pagare tra il 13 marzo e il 31 maggio 2020 (quote d’affitto per i mesi di aprile e maggio). Questo però non significa che la locazione in tale periodo sia gratuita. Se Lei non paga entro i termini massimi, che adesso sono stati portati da 30 a 90 giorni, il locatore potrà darle la disdetta con un preavviso di ulteriori 30 giorni alla fine di un mese solare.

Tra l’uscita di un inquilino e l’arrivo del successivo è consigliabile lasciare vuoto l’appartamento per qualche tempo. In tal modo si può garantire che gli eventuali virus di COVID-19 si siano effettivamente estinti. Anche una pulizia e una disinfezione professionali dell’appartamento possono eliminare i virus. In caso di dubbi, ne parli apertamente con il Suo locatore.

Si rivolga al Suo locatore. È possibile che, data l’attuale situazione d’emergenza, sia disposto a farsi carico della pulizia o della relativa organizzazione.

Per evitare i contatti personali, consigliamo di rinunciare alle visite sul posto degli appartamenti. Gli interessati possono visitare il Suo appartamento anche tramite una videochiamata e anche Lei, se è in cerca di casa, può partecipare a distanza a una visita virtuale. Per aiutarla e proteggere Lei e le persone che Le stanno vicine, abbiamo deciso di mettere da subito in evidenza gli appartamenti per i quali è disponibile la «visita virtuale» tramite un flag gratuito. In questo modo potrà visitare il Suo nuovo appartamento dei sogni in tutta sicurezza direttamente da casa oppure mostrare virtualmente il Suo immobile alle persone interessate.

Non è consentito disdire un contratto di locazione a causa di un’infezione da coronavirus e neppure applicare una riduzione dell’affitto perché un vicino si è ammalato.

Le consigliamo di parlare con il Suo datore di lavoro e di chiedergli se è disposto a contribuire. Non esiste però un diritto definito per legge al risarcimento di queste spese.

In data 27 marzo 2020, il Consiglio federale ha prorogato i termini di pagamento degli arretrati per gli affitti dei locali d’abitazione o commerciali da 30 a 90 giorni. La proroga vale per gli affitti da pagare tra il 13 marzo e il 31 maggio 2020 (quote d’affitto per i mesi di aprile e maggio). Questo però non significa che la locazione in tale periodo sia gratuita. Se il locatario non paga entro i termini massimi, che adesso sono stati portati da 30 a 90 giorni, potrà dargli la disdetta con un preavviso di ulteriori 30 giorni alla fine di un mese solare.

In seguito alla proclamazione dello stato di necessità, le riunioni sono vietate fino a nuovo ordine. Anche le riunioni tra condomini dello stesso piano sono interessate da questo divieto, che è stato emanato per contrastare la diffusione del coronavirus (COVID-19).

No, secondo le direttive dell’UFSP una disinfezione completa non è necessaria per tutti gli appartamenti, ma soltanto nel caso in cui vi sia un motivato sospetto della presenza di un’infezione da COVID-19.

In qualità di locatore, in questo caso per Lei sussiste l’obbligo di informare. Se un locatario di un Suo immobile contrae il COVID-19, è tenuto a informare tutti gli altri locatari, nonché i fornitori di servizi e i visitatori che accedono all’edificio.

Se non ci sono alternative, e se né Lei in qualità di venditore né le persone interessate fate parte di gruppi a rischio, è possibile effettuare una visita sul posto. In tal caso è tassativo rispettare tutte le norme igieniche imprescindibili: distanziamento sociale, lavaggio delle mani, disinfezione. Noi però Le consigliamo di sfruttare le alternative offerte dalle nuove tecnologie, Per esempio le visite virtuali tramite video. A questo scopo potrà utilizzare il tour a 360° di CASASOFT (casatour.ch) oppure le normali app di videotelefonia come WhatsApp o FaceTime.

Sì, questo è ancora permesso.

Tutti i contatti con altre persone, ad eccezione di quelle con cui si convive abitualmente, devono essere ridotti al minimo indispensabile. Tra agenti immobiliari e interessati una presa di contatto è sicuramente necessaria. È però preferibile ricorrere alle possibilità offerte dalle tecnologie digitali. In ogni caso, devono essere evitati gli assembramenti di persone (visite di gruppo) e devono essere rispettate le ben note misure igieniche.

Se non ci sono alternative, e se né Lei né le persone interessate fate parte di gruppi a rischio, è possibile effettuare una visita sul posto. In tal caso è tassativo rispettare tutte le norme igieniche imprescindibili: distanziamento sociale, lavaggio delle mani, disinfezione. Noi però Le consigliamo di sfruttare le alternative offerte dalle nuove tecnologie, ad esempio le visite virtuali tramite video. A questo scopo potrà utilizzare il tour a 360° di CASASOFT (casatour.ch) oppure le normali app di videotelefonia come WhatsApp o FaceTime.

Sì, questo è ancora permesso. L’ordinanza del Consiglio federale non ha limitato la libertà di movimento. Di conseguenza, un agente immobiliare può ancora recarsi presso un immobile per effettuare una visita virtuale, visto che ciò rientra nella sua attività professionale.